Come leggermi…consigli spassionati!

Qualcuno (non so per quale atto masochista) mi legge da tanto e di questo non posso che  ringraziarlo. Per tanta costanza e pazienza e comprensione (la dove c’è stata) mi sembra il minimo. Ora, gli eroi su citati avendomi letto spesso, sanno anche (o dovrebbero) che non sono uno che si loda o che finge di essere ciò che non è. Lo avete capito vero?

Bene. Giusto per ribadire che…no, non penso assolutamente di essere una bella persona…no, non penso assolutamente di non avere difetti…no, non penso assolutamente di essere simpatico. E del resto che sono spietato con me stesso prima che con gli altri lo scrissi tanto tempo fa anche in questo post qui. Se ne avete voglia tratta del mio modo di rapportarmi soprattutto alle donne.

Ma ogni tanto è bene ribadire qualche concetto sulla mia persona. Tanto più che, sono in un momento generale di profondo giramento di coglioni il che non fa che amplificare notevolmente la mia indole solitaria e la mia capacità di essere orso e certamente anche stronzo. Ripeto, non mi nascondo. Sono come sono. Il fatto che scriva delle cose non fa di me una persona necessariamente migliore anche se, onestamente non faccio fatica a trovare gente che è decisamente peggiore.

Quindi, dal punto di vista dei difetti direi che ci siamo. Ne ho una nutrita collezione. Però di sicuro non sarò mai melenso o viscido. Tra i difetti, oltre a quello già descritto nell’altro post, vi è quello di essere uno che parla chiaro. Non so farlo diversamente. Non conosco l’arte del sottinteso, del dire e non dire, del far leggere tra le righe. Non ne sono capace. Se dico si è si, se dico no è no. Se dico forse è forse e se dico qualcosa bisogna che leggi esattamente quel che dico perché era proprio ciò che volevo dire.

Fa eccezione solo il momento in cui è evidente che per qualche alchimia o simpatia reciproca arrivo a stabilire con l’interlocutore una sorta di cazzeggio. Ecco, li, in quel caso gioco con le parole e le frasi e mi diverto con doppi e tripli sensi che però in quel caso sono evidentemente dichiarati. Te lo sto proprio dicendo che sto giocando…si vede….in quel caso. Tolto questo caso come ho detto, amo parlare facile.

Questo non è un difetto direte. Si invece. Lo è. Lo è perché spesso succede che le persone non leggano veramente ma interpretano a loro uso e consumo. E questo a me da profondamente fastidio. Non sopporto che mi si attribuiscano frasi e pensieri che non ho espresso ed in momenti di giramento di palle la cosa si amplifica.

Altra cosa che non sopporto è quella di vedermi attribuire intenzioni che non ho. Questa cosa la detesto. Se esprimo un mio pensiero, una mia opinione lo faccio sempre e solo pour parler non per colpire. Non per mettermi su un piedistallo. Magari posso dare l’idea di ciò ma chi mi conosce bene sa che non è così. Se dico qualcosa la dico solo perché penso di conoscere abbastanza l’argomento per poterti dire: guarda, tu hai una convinzione che è errata, non ti chiedo di cambiarla (fai come credi) ma almeno rifletti sui miei dati oggettivi…

Ecco, quello è il mio unico obiettivo. Riflettere insieme. Scrivendo tanti anni sui blog ho sempre cercato di riflettere sulle cose. E udite udite, sono anche arrivato a cambiare idea quando davanti dati oggettivi ho trovato argomenti più validi dei miei. Quindi, sono orso, sono stronzo, sono brusco…tutto quello che volete ma non mi metto mai su nessun piedistallo. Dirmi che non sono obiettivo mi fa incazzare non poco.

Perché ovviamente vedo le cose a modo mio, ovviamente sono di parte riguardo certi temi ma ho la lucidità mentale (non so ancora per quanto!) di capire quando ho detto una cazzata. Mi aspetterei che gli altri facessero lo stesso ma non sempre accade. Questo ovviamente mi dispiace ma non posso farci nulla.

Altra cosa che non sopporto è fare l’ultras…giocare a chi ce l’ha più grosso…a chi ha l’ultima parola…a chi vuol a tutti i costi aver ragione. Se dico che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato non puoi venirmi a dire che a si, ma anche l’altro ha fatto lo stesso perché le due cose non sono in contrapposizione per me. Se parlo del primo non significa che io stia assolvendo il secondo. Semplicemente stavo parlando del primo.

Mi sembra chiaro no? Ma se non lo è lo rispiego. Magari non sono poi così capace di esprimere il mio pensiero in maniera chiara e comprensibile. Di sicuro ci provo e mi scuso se non ci riesco perché ce la metto tutta. Ora, appurato ciò, lo ripeto di nuovo: se non mi capite non posso farci nulla, se vi sto sul cazzo non posso farci nulla, se mi attribuite pensieri che non ho espresso non posso farci nulla, se pensate che vi stia trattando male non posso farci nulla. Io sono fatto così.

Come ho detto non sono e  non voglio nemmeno sembrare di essere una persona diversa perché proprio non ci riesco. Quindi, dato che proprio non c’è modo di cambiarmi l’unica cosa sensata da fare è quella di evitarmi di modo che, se non altro la finirete di pensare o credere che io ce l’abbia con voi. Semplice no? Ecco, spero che chiariti questi punti la lettura di ciò che scrivo risulti più comprensibile.  Almeno ci ho provato.

 

 

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