Ne parlavo ieri rispondendo ad un commento. Ci ho riflettuto a lungo. Non penso che potrò mai cambiare la mia natura. Sono uno che ha sempre vissuto la vita con fatalismo e con uno sguardo al mondo talvolta sarcastico e talvolta ironico. Per carità, non sono Joker, non rido ne compulsivamente ne a comando ma cerco di farlo sempre con consapevolezza. Anche quando le cose vanno male, anche quando c’è ben poco da ridere. Anche se sono incazzato, deluso, scoraggiato, amareggiato. Alla fine trovo sempre il modo per sdrammatizzare la mia condizione. Con una risata.Finché ci riesco mi sento ancora vivo.
Se potessi sulla mia lapide ci scriverei un bel veni, vidi, risi. Sarebbe un ottimo riassunto della mia vita. Una vita dove spesso ho guardato al mondo, all’umanità con spirito critico ma anche con tanta incredulità visto che, potenzialmente dovremmo essere una specie intelligente ma che praticamente questa intelligenza appartiene a pochi. Senza quei pochi staremmo ancora nelle caverne, probabilmente grazie alla maggioranza di loro ci torneremo. C’è poco da fare, imbecillità e cattiveria ci sono e ci si deve far i conti.
Non temo la morte. Non sono credente e non ho da raccomandare anime ne da comprare indulgenze. L’accetto come parte del tutto. Verrà quando capiterà. Ci sono andato vicino diverse volte. Da bambino per un blocco intestinale causato dall’aver esagerato coi ghiaccioli. Mi salvarono. Capitò ancora. Non ci credevo che uno guidando potesse addormentarsi. Mi successe due volte e sono ancora qui a raccontarlo. Mi successe anche che il nove posti con cui noi tecnici viaggiavamo tentò di raddrizzare i new jersey in autostrada e non ribaltandosi fece un po’ di carambole. Ne uscimmo tutti illesi.
Un po’ alla Blues Brothers ci guardammo, intatti, raccolti da un carro attrezzi raggiungemmo ugualmente la tappa successiva dove dovevamo lavorare. Un altra volta ancora presi tanta di quella corrente che se non avessi avuto un cuore forte sarei dovuto liquefarmi. In alto, su una struttura di luci, a sei metri, toccando un lampione non a terra. Riuscii nonostante la scossa a darmi una spinta per saltare giù. Nemmeno una frattura, solo un paio d’ore con le braccia letteralmente fuori uso…non le sentivo ma restai vivo.
Probabilmente ne dimentico qualcuna tipo quella volta bambino in auto con mio padre quando per una macchia d’olio uscimmo fuori strada per un dirupo. Nella sfiga la macchina non si ribaltò e non andò oltre ma si fermò semplicemente perché il fondo fece attrito sulle rocce. Insomma, ogni tanto sta morte è passata a salutarmi, il caso ha sempre rimandato l’ultimo respiro. Non la temo e non certo la desidero ma so che arriverà e non ci posso far nulla. Quindi finché posso ci rido anche su.
Il momento è quello che è. Lo sappiamo tutti. Non è da sottovalutare ma nemmeno da piangerci addosso. Rispetto per le vittime vien da se che c’è. Ma sul resto, sull’esorcizzare la cosa penso che ci sta. Credo che ognuno reagisce agli eventi a modo suo. Riderne con consapevolezza con la propria coscienza a posto è una cosa. Riderne con menefreghismo o peggio con cupidigia (ricordate i due imprenditori dopo il terremoto de L’Aquila ?) è tutto un altro discorso.
Come ho detto arriverà. Qualche volta ci ho pensato a come mi piacerebbe morire. Di primo acchito ho pensato che miglior morte che uno potrebbe fare sarebbe trombando…se ne andò venendo è sublime. Ma poi penso che non sarebbe giusto per chi rimane li, l’imbarazzo ed il senso di colpa…naaaa…da escludere a meno che non avvenga in stile Pompeiano con dipartita simultanea però ecco, anche così mi sentirei in colpa a voler coinvolgere qualcuna. E quindi non so, sia come sia ma spero solo che ecco, almeno possa accadere con intatta la capacità di parlare e di poter fare l’ultima battuta idiota della vita mia. Quale? Boh…improvviserò!
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come ho già avuto modo di dire non in tutte le situazioni posso applicare la regola del “prenderla con filosofia”, molto dipende dal momento e dal grado di difficoltà che mi trovo dinanzi. Ovvio che non si può essere tragici, ma ci sono giorni in cui prevale la tristezza e non la mandi via nemmeno se ti prendesse sotto braccio Mr Bean… Il carattere è forgiato da molte cose in primis dal dna di appartenenza. Buona giornata 🙂
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Buongiorno 🥰
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Assolutamente d’accordo. Per quanto io ami il buonumore, il cazzeggio e l’allegria non sono certo immune ne alla tristezza ne agli sbalzi d’umore e quando sto giù c’è ben poco che possa fare se non attendere. Quel che voglio dire è solo che se uno come me scherza sulla morte o sulle cose brutte non vuol dire che sta mancando di rispetto a chi vive situazioni drammatiche o dolorose. Lo faccio se e quando lo faccio nella piena consapevolezza che quel dolore può toccare a me e in qualche modo mi ci preparo tenendolo lontano. Non so se riesco a spiegarmi, mi rendo conto che non è facile ma non vorrei apparire come una persona superficiale.
Buona giornata anche a te.
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Grazie madame, anche a te!
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come stai??
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Ah io bene, appena stampata ennesima nuova autocertificazione…posso andare al supermercato!😉
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per quel poco che ti conosco attraverso ciò che scrivi non mi sei mai apparso superficiale. È normale però, per ipotesi, che se oggi ho le palle che girano e sono triste non vado a commentare o non mi soffermo su un articolo divertente, magari ci ripasso in un altro momento in cui posso essere più in sintonia. ciao
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E quello è perfettamente comprensibile ed io faccio la stessa cosa.Anzi io neppure entro chiudendo tutto il mondo fuori. 🙂
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si a volte capita anche quello. esclusione totale.
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Siamo umani con tutti i nostri limiti ed imperfezioni!🙂
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perfetti nelle imperfezioni 🙂
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Ecco hai appena descritto il modo con cui la gente dovrebbe cercare di ridere di questi eventi. Deve esserne consapevole e deve sdrmmatizzare per cercare di andare avanti e non per ferire gli altri. Una cosa su cui bisognerebbe riflettere molto.
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si, rende l’idea! 😛
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col tuo commento hai sintetizzato alla perfezione il mio pensiero!Andare avanti e non per ferire gli altri. E’ esattamente questo che intendevo dire. Grazie!
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sono d’accordo, infatti, soprattutto su whatsapp ci si manda stupidaggini e vignette proprio per sdrammatizzare un po’…..bisogna andare avanti.
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Anch’io ci penso spesso alla morte, ma proprio per imparare ad accettarla… È una cosa positiva, anche se in pochi lo capiscono e infatti non ne parlo molto.
E anche lo sdrammatizzare serve sempre, anche perché di indole sono un po’ ansiosa quindi me le vado proprio a cercare le cose per distrarmi!
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Si, io ci inizio le migliori giornate così! Poi va beh, non tutto è di buon livello ma ogni tanto si ricevono autentiche perle!😄
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Ecco se tu di indole sei ansiosa io sono iper razionale e tendo a valutare tutto e troppo qualsiasi cosa per averne il controllo e non avere mai brutte sorprese o cose inaspettate. Lo sdrammatizzare mi aiuta ad essere meno razionale e a lasciarmi andare in po’ di più.😬
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vero 😉
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Eh ma anche la mia ansia infatti deriva da ragionamenti simili… e idem, cerco cose divertenti o leggere proprio per staccare!
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Tra noi controllori ci si capisce!😄
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Eh davvero! 😅😅
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Siamo i peggerrimi!😈
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