Don’t look up

Ci sono arrivato per caso a questo film e la circostanza ha fatto sì che potessi guardarlo senza avere né pregiudizi né anticipazioni sulla trama né soprattutto quella infarinatura fatta di critiche, immagini e dibattiti che di solito accompagnano l’uscita di certi film.

A dire il vero non ne conoscevo neppure l’esistenza visto che ultimamente ho avuto ben altro a cui pensare e non ho seguito più di tanto i canali informativi. Insomma ci sono arrivato “vergine” come un archeologo che per caso cade in un pozzo e scopre qualcosa di inaspettato.

Ci sono arrivato solo perché una amica qualche giorno fa me lo ha citato parlando di come questo mondo sia assurdo. E così incuriosito ho aperto Netflix e l’ho guardato. E mi ci sono ritrovato nel senso che ad un certo punto il protagonista pronuncia una frase che spesso ho detto io stesso: ma come è possibile che siamo arrivati a questo punto?

Il film infatti è il tentativo di far riflettere su come questa società abbia totalmente perso la testa arrivando all’assurdo di dare importanza a cose che non dovrebbero averne alcuna e ad ignorare invece ciò che dovrebbe essere considerato fondamentale. Ne parlavo in qualche post fa lamentando il fatto che una vicenda come quella di Assange non trovi attenzione.

Ma di esempi analoghi ne potrei fare a tonnellate: frega qualcosa a qualcuno se hanno smantellato la sanità? Se hanno distrutto la scuola? Se la ricchezza dei più ricchi è sempre maggiore mentre la condizione della gente povera è sempre peggiore? O di cose così, tipo un politico che si mette di traverso per far saltare una norma che impedisca l’aumento delle bollette salvo poi protestare perché aumentano le bollette? Indovinato chi è?

Ecco, l’elenco come ho detto è lungo, va dal clima alle guerre, dai problemi delle migrazioni a quelli energetici, dei trasporti, del rischio sismico, idrogeologico ecc ecc per finire col lavoro, le pensioni e via dicendo. Ma di tutto ciò frega davvero qualcosa a qualcuno? La dura e cruda verità è che NO, di tutto ciò non frega nulla a nessuno.

Magari a parole, in qualche futile discussione ma poi, allo stato dei fatti di fronte tutto ciò si è tutti refrattari. Non esiste neppure un partito che si accolli questi temi se non per estemporanee mosse di propaganda elettorale della serie te lo abbasso io il latte e pure le accise…e poi arrivederci!

No, come nel film (non è una recensione, ne ho preso solo spunto), se la notizia del giorno che dovrebbe fare discutere è che una cometa sta per distruggere il pianeta, mentre la gente è interessata al gossip di una star e la politica è interessata a dire ciò che gli elettori si aspettano che gli si dica ovvero fregnacce travestite da solennità, allo stesso modo nella nostra società ci si concentra sulle cazzate.

Per mesi tengono banco notizie insulse, si discute per un rigore non dato, del look di una certa persona, degli ospiti di San Remo, di una frase detta o detta male, di una gaffes, dei vaccini, di quella che pensa nemmeno il reggiseno portava, di come scrivere non scrivere per non offendere, di una imprecazione, del Natale in pericolo, di inesistenti dittature, del grande fratello ecc ecc. Insomma si discute e ci si divide sul nulla. Tranne su ciò che conta.

E ognuna di queste discussioni in genere è basata su una realtà modificata, percepita male dove non si ha alcun interesse a capire le cose ma solo a mettersi da una parte a prescindere. Quello conta. Non arrivare a capire, non ad informarsi. No, conta solo sminuire l’altro ad ogni costo.

Negare l’evidenza e negarla ancora e ancora fino a che la negazione stessa diventa simile ad una verità tanto che a quel punto, nessuno capisce più di cosa si stia parlando e passa alla prossima discussione altrettanto inutile. Ecco di cosa parla il film. Ecco perché mi è piaciuto. Un po’ come Idiocracy vi è il tentativo di far riflettere su come si viva in una società assurda che lo diventa ogni giorno di più.

Insomma, vi hanno detto di non guardare e voi continuate a non guardare. Questo dice il film. Fino a quando però sarà troppo tardi ed allora dovrete guardare per forza e, ciò che guarderete semplicemente non vi piacerà per una semplice ragione: non avrete più nessuno a cui dare la colpa se non voi stessi.

Informazioni su Demonio

Disilluso da tutto senza un futuro vivo in questo presente oscuro senza aspettarmi nulla.
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7 risposte a Don’t look up

  1. Ehipenny ha detto:

    Ho visto in questi giorni tanti commenti in giro, ma non sapevo di cosa parlasse il film. Devo dire che mi hai incuriosita

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  2. Demonio ha detto:

    Ah sicuramente ci saranno tanti articoli e recensioni ma ecco, io non sono certo uno che può fare le recensioni quindi mi sono solo limitato a dire che mi è piaciuto ed il perché! La curiosità è una bella cosa: io dico sempre che se non fossimo curiosi vivremmo ancora nelle caverne!😈

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  3. Martina ha detto:

    Ottimo post, con una recensione semplice e sincera. Anche io vi ho visto lo stesso fil rouge, sebbene il film non mi abbia particolarmente ‘presa’. Al di là della morale, che è molto attuale, purtroppo. Ma non è il genere che mi coinvolge. Ne indicherei altri come capolavori. Mi riferisco alle recensioni che lo accompagnano sui vari siti.

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  4. Demonio ha detto:

    Dici che ho fatto una recensione? Giuro non volevo! 🤦 Invece di altri non ne ho lette nemmeno dopo averlo visto. Si certo, non sarà un capolavoro, non entrerà nella mia hall of film da portarmi all’inferno però trovo che sia (o almeno ci ha provato!) un film provocatorio che fa riflettere. O dovrebbe! Da uno a dieci quanto raggiungerà il suo scopo? Io dico uno, uno e mezzo massimo! 🤦😈

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  5. Martina ha detto:

    Ahahahah… sicuramente fa riflettere. Buona serata 😝

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  6. wwayne ha detto:

    Ti segnalo quest’altro ottimo post sull’argomento: https://lapinsu.wordpress.com/2021/12/29/dont-look-up/

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  7. Demonio ha detto:

    Vado a leggerlo di corsa, grazie!

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