Puglia, Consiglio regionale boccia proposta di legge sul fine vita. Cappato: “E non è successo in una regione in mano alla destra”
Ora, ancora c’è qualcuno che pensa che il PD sia un partito di sinistra? Ancora c’è qualcuno che si meraviglia del fatto che molta gente non ha votato? A cosa serve prendersela con l’estrema destra vincitrice se poi, sui temi naturalmente di sinistra la controparte perdente in realtà, in questi anni, ha messo in atto politiche ugualmente di destra?
Almeno all’estrema destra gli va dato atto di non nascondere ciò che sono. Sono di estrema destra e coerentemente fanno ciò che dicono. Ma gli altri? Gli altri sono subdoli. Si spacciano per centro sinistra, fanno tante finte battaglie ideologiche, molte solo per partito preso ma comunque di facciata e poi…serve che faccio l’elenco di tutto ciò che un finto partito di sinistra ha fatto in questi anni? Non credo…
Quindi finiamola di menarla con sta storia che la sinistra qua e là sinistra la perché ancora una volta, i fatti, dicono che la sinistra in Italia NON ESISTE. Questa è la realtà. Ci sono due schieramenti di destra che si contendono il potere e stop. Che poi in uno dei due esista anche qualche brava persona realmente di sinistra purtroppo è ininfluente e insignificante.
E chiudo con una certezza: se a questa tornata elettorale ho cercato davvero facendomi del male di votare il meno peggio, intendendo con ciò di contrastare il fatto che venissero rieletti pregiudicati, ladri, corruttori e quant’altro alle prossime, se le cose non muteranno tornerò a votare una bella nulla e fanculo al voto utile.
E per riavere la mia attenzione occorre che nell’ordine nasca da zero (non un rifacimento di facciata o una fusione o una alleanza!) un partito che innanzitutto sia proprio un PARTITO e non un movimento o una qualsiasi altra cosa perché deve essere sin da subito chiaro che deve rappresentare UNA PARTE, esattamente quella che in questi trent’anni non ha più avuto nessuna possibilità di essere difesa.
E poi deve essere assolutamente, senza ambiguità di sinistra, collocato nelle socialdemocrazie europee, progressista e moderno nel linguaggio e nel pensiero perché se continuo a sentire cose come piattaforma programmatica o tavolo delle concertazioni o altre minchiate del genere francamente già partirebbe male. Ed inoltre deve essere una formazione che sviluppi un pensiero che la gente possa seguire e non un’accozzaglia di incapaci che inseguono sondaggi o quel che risulta comodo nell’immediato.
È sperare tanto? È utopico? Non lo so. Forse si. Ma per quanto mi riguarda o vedrò nascere un partito del genere che inizi a pensare a come ridare potere agli Stati e toglierlo alla finanza, che difenda poveri, operai, diritti, lavoratori precari, scuola, sanità e ricerca e che se ne freghi se esiste ancora il Vaticano oppure mi schiererò di nuovo tra gli altri e fanculo a tutta la destra…
La nuova sinistra dovrebbe imparare soprattutto ad essere unita, perchè fino ad ora è stata la nemica di sé stessa. E’ una cosa molto difficile, lo so, perchè dove non c’è il collante dei soldi a quanto pare in Italia non dura niente, tanto meno i partiti.
Comunque! Sono con il tuo pensiero, in tutto e per tutto.
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Siii, quanto hai ragione! Essere uniti! E la storia con le innumerevoli scissioni avvenute ci dice che quello è il problema zero che è alla base! Forse bisognerebbe imparare a non essere così troppo intransigenti gli uni con gli altri e ad accettare quei compromessi sulle piccole cose a favore della condivisione di pochi grandi punti. E niente…considerando ciò temo che la mia non rientra nelle utopie ma è pura fantascienza!
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