Questo è quello che la maggior parte della gente vuole. Aggiungendoci anche in modo facile. I nostri modelli di società se ci pensate sono costruiti su questa illusione e tranne quella piccola percentuale umana che, grazie al proprio potere riesce ad avere di tutto e di più e lo fa facilmente e velocemente, gli altri invece vivono in questa perenne illusione.
Fare sacrifici? Demodé…il solo parlarne è da “sfigati”! Accontentarsi? Nooo…tutti vogliono il massimo… Avere un grande stipendio? Viaggiare? Vivere nel lusso? Nooo…non basta se posso avere anche facilmente un bel sacco colmo di danaro! La logica è questa. A tutti i livelli. La politica lo sa e ovviamente cavalca abilmente la cosa proponendo di tutto e di più ad ogni tornata elettorale.
E si va avanti così tanto che ormai nessuno più è abituato a ragionare su tempi lunghi. Tutto e subito! Naturalmente ciò il più delle volte porta a prendere decisioni di “pancia” che saranno sbagliate e controproducenti. Manca la serietà a tutti i livelli. È evidente. In questi due giorni ho letto diversi articoli e commenti vari a proposito del progetto di fusione a confinamento inerziale svoltosi negli Usa.
Ho individuato due macro categorie di persone. Da una parte quelle del facile entusiasmo perché convinte che entro breve avremo tutto e subito facilmente. Dall’altra parte invece quelli che proprio perché non si avrà domani tutto e subito e facilmente denigrano queste ricerche reputandole inutili, una perdita di danaro e di tempo che potrebbero invece essere impiegati per avere tutto e subito altro.
Insomma in entrambi i casi non si tiene conto del fatto che i progressi sono sempre graduali e diluiti nel tempo. La tecnologia non è qualcosa di “magico” ma è qualcosa che richiede tempo, studio, passione, errori, sacrifici e si, anche danaro. Ma se quando venne realizzato il primo motore ci fossero stati i social ve li immaginate i commenti? Ma a che serve? Fa solo rumore! Consuma! Ma il cavallo è meglio! Tra qualche decennio tutti si muoveranno con le auto? Che fantasia! E così via.
Stesso esempio lo potete avere con qualsiasi cosa qualcuno abbia realizzato in passato…il primo transistor, la prima radio, il primo telefono, il primo aereo, il primo laser, il primo PC, il primo vaccino. L’elenco è infinito eppure per ognuna di queste cose si è partito da qualcosa di grossolano, di grezzo, con risultati all’apparenza scarsi ma che visti in prospettiva avrebbero cambiato il mondo. Ma non certo subito e non certo facilmente.
Ecco, bisognerebbe tornare a capire che i progressi avvengono in decenni e se qualcuno parla di venti/trent’anni per ottenere risultati concreti è semplicemente perché quel qualcuno è gente seria che non fa promesse a vanvera come i nostri politici. A problemi complessi si applicano metodi complessi che generano risposte complesse. I miracoli non esistono. Bisognerebbe iniziare a diffidare da chi fa facili promesse eppure più si va avanti e peggio è: non stupiamoci se in concreto non cambierà nulla se non in peggio…