Ci sono cose che dovrebbero suscitare allarme ed invece in questo paese anestetizzato da anni di berlusconismo e propaganda quello che accade è per dirla alla Cetto una beata minchia. Si, qualche protesta qui e lì, qualche articolo di giornale ma fondamentalmente non frega nulla a nessuno. Le vere sommosse popolari qui potrebbero accadere solo se venisse cancellato che so, il campionato di calcio. Del resto frega un cazzo.
E così accadono in seguenza alcune cosette. Va beh, l’elenco è più lungo e dovrei parlare di anni ma, per brevità restiamo nell’ultimo mese. Dunque:
- – Vengono aggredite persone, una preside prende posizione e giustamente parla di aggressione che rimanda a quelle fasciste e il ministro la richiama …
- – Dei senza vergogna oltre che sciacalli hanno creato pur essendo minoranza leggi vergognose per contrastare chi opera in mare per soccorrere gente. Accade l’ennesima tragedia e dopo che già prima se n’erano usciti con terminologia aberrante come carico residuale adesso speculano sul fatto che semplicemente non devono partire e non è colpa loro se i mezzi preposti si sono girati dall’altra parte…
- – In una scuola in Sicilia durante una assemblea studentesca sulla legalizzazione della cannabis, per altro autorizzata, irrompe la polizia ( non hanno proprio un cazzo da fare tipo perseguire mafiosi, ladri, inquinatori no eh??) per identificare i partecipanti…
- – Durante un incontro per illustrare proposte sul fine vita promosso da Marco Cappato a Mestre è intervenuta la polizia locale per identificare organizzatori…
- – Non ricordo chi ma qualcuno ha chiesto la testa del geologo Tozzi perché si era permesso di dire la sua opinione sulle bonifiche dell’Agro Pontino che a suo parere hanno rappresentato invece una catastrofe ecologica.
Ora…un conto è avere opinioni differenti, lottare civilmente per esse ma ben altro conto è il mettere a tacere chi esprime idee differenti da quelle del potere dominante. Questa gentaglia si riempie la bocca di parole come democrazia, diritti (per non parlare poi di cristianesimo…) e cultura che va difesa quando si tratta di scagliarsi verso altri paesi ed altre culture ma nei fatti fanno e farebbero di peggio. Senza dimenticare il fatto che, poi, verso quei paesi canaglia invece ci vanno e si comportano come dei cagnolini scodinzolanti.
Concludendo direi che, si, non da ora, ma la nostra democrazia a me pare in costante caduta libera e ormai non ha più nessun paracadute che possa contrastare l’inevitabile schianto. Per altro il tutto si inserisce in un contesto internazionale dove si sta affermando sempre di più quella che è chiamata cancel culture e che di fatto rende sempre più difficile esprimere liberamente il proprio pensiero se questo non è allineato. Sarò pessimista? Può darsi. Lieto se sarò smentito però intanto questi sono i fatti e non vedo davvero come possa cambiare qualcosa…
No pessimista, sei realista.
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In realtà lo dico sempre ma chissà perché, tutti quelli con cui parlo, invece mi dicono che sono pessimista!
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Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Caro amico blogger, funzia così.
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Per me la cosa grave è che in pochissimi ne parlano o sembrano essersene resi conto. Ciò significa che sono quei pochissimi gli unici a poterla realmente difendere al momento opportuno
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Già, il paese è come se fosse stato anestetizzato. In questo momento gli puoi fare qualsiasi cosa che nessuno si opporrebbe a nulla. Ed infatti c’è chi se ne sta approfittando. Momento opportuno dici? Non credo arriverà mai quel momento a meno di epocali stravolgimenti internazionali che non so quanto siano auspicabili…
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Ahahah aimé è una lezione che ho imparato tanto tempo fa!
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Diciamo che ce ne sarebbe più d’uno, di momenti, che però non vengono né visti né colti. Le cose non cambiano mai in un giorno solo
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Sicuramente servono anni e generazioni per fare in modo che una nuova coscienza collettiva prenda forma. Invece un reset come quello scaturito dalla fine della guerra avviene più in fretta ma il prezzo fu però altissimo sia in termini di vite che di distruzione. Ora tra guerre, problemi ambientali, sociali e climatici di momenti per un punto e a capo ce ne sarebbero ma appunto non vengono visti e colti. Poi c’è una sorta di masochismo. Prendi il federalismo/regionalismo. È evidente che non ha funzionato ed ha fatto disastri a livello scolastico, sanitario, dei trasporti oltre ad un aumento spaventoso della corruzione locale. Con la pandemia poi si è toccato il fondo. Bene… Questa l’esperienza maturata…che si fa? Si torna al centralismo statale? Noooooo…giammai…proseguiamo sulla strada sbagliata e rafforziamo trasferendo altre 500 competenze alle regioni!! E rivotiamo uno come Fontana! Ecco…io vorrei tanto essere ottimista ma poi vedi ste cose e 😭
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